Il Salone del Mobile di Milano quest’anno si è svolto in una particolare modalità per rispettare le normative anti Covid: una passeggiata tra le vetrine di rappresentanza dei principali brand di arredamento. Molti hanno riproposto i pezzi della propria produzione che hanno fatto la storia dell’azienda, simboli riconoscibili e pezzi senza tempo.
Questo Salone è stato sicuramente figlio di un periodo storico mai vissuto prima: si è svolto in un clima di studio e attesa, come se tutti aspettassero qualche segnale o evento che desse uno stimolo in più.
Anche in giro per la città di Milano, il famoso Fuorisalone, si percepiva questo clima. Questa metropoli è comunque molto attiva e propositiva, una bella vetrina internazionale per aziende e artigiani che desiderano presentarsi al pubblico.
Molti sono stati gli eventi che hanno avuto luogo durante la settimana del Salone, ma si percepiva la mancanza del pubblico internazionale che ogni anno in questa occasione invade Milano.
In generale le aziende hanno riproposto i pezzi iconici, lavorando su finiture, colori e materiali con qualche novità sui complementi come poltrone, sedie, tavolini e una forte attenzione alle proposte green.
In ogni caso, l’occhio che cerca spunti interessanti trova ovunque stimoli e spunti.
Gli italiani hanno riscoperto il piacere di vivere in casa durante questo ultimo difficile periodo e infatti il settore dell’arredamento ha tenuto: l’impressione che noi ci siamo fatti comunque è che ci troviamo in una fase di studio e attesa per l’evolversi della situazione mondiale.
Questo era il primo Salone del Mobile post pandemia ed è normale che le aziende vogliano sondare la situazione. Sicuramente la prossima edizione sarà più propositiva e fonte di idee, il mondo dell’arredamento non aspetta altro!